venerdì 11 dicembre 2015

Le Piramidi



Di fatto non si sa realmente a cosa abbia potuto servire la Grande Piramide e potremmo dire la stessa cosa delle Piramidi in generale; l'opinione più comune ci vuol vedere delle tombe, il che non ha nulla di impossibile, ma non si è mai trovata fino ad ora alcuna tomba nella Grande Piramide e anche se ve ne fosse ciò non servirebbe a risolvere completamente l'enigma poiché la cosa non escluderebbe che essa abbia potuto avere nello stesso tempo altre funzioni, magari più importanti, quali possono averne avuto anche le altre Piramidi che certamente hanno servito da tomba.
È possibile che l'utilizzo funerario di questi monumenti potrebbe essere stata anche più o meno tardiva e che la loro destinazione primitiva non fosse quella.
Potrebbe essere che le tombe in questione debbano essere intese in un senso simbolico?
In effetti è detto che la Grande Piramide sarebbe la tomba di Seyidna Idris, ovvero del Profeta Henoch, ma in senso letterale la cosa si presenta assurda da momento che Henoch non morì ma fu trasportato vivo in Cielo.
Non il corpo di Idris fu sepolto nella Piramide bensì la sua scienza.
Quindi l'ipotesi accettabile è che la scienza di Idris sia nascosta nella Grande Piramide e che si trovi inclusa nella sua stessa struttura, nella sua disposizione esterna e interna e nelle sue proporzioni e tutte le scoperte dei moderni non costituisce che qualche infimo frammento di questa antica scienza tradizionale.
Questa interpretazione si accorda bene con un'altra versione araba sull'origine delle Piramidi la quale ne attribuisce la costruzione al re pre-diluviano Surid: egli avvertito in sogno del Diluvio le fece edificare secondo i disegni dei saggi ed ordinò ai sacerdoti di depositarvi i segreti delle loro scienze e i precetti della loro saggezza.
Tutto ciò ricorda un'altra storia abbastanza conosciuta: quella delle due colonne innalzate secondo alcuni proprio da Henoch, secondo altri da Seth e sulle quali sarebbe stata scritta l'essenza di tutte le scienze.
Si dice che la seconda Piramide sia stata il sepolcro di Seth, in effetti se questi fu il maestro di Seyidna Idris, egli non può essere stato che Seyidna Shith, figlio di Adamo.
La particolare connessione che viene così stabilita tra Seth e Henoch è degna di speciale nota, tanto più che entrambi sono anche messi in rapporto con certe tradizioni concernenti un ritorno al Paradiso terrestre, cioè allo stato primordiale, e quindi con simbolismo polare che non è privo di rapporti con l'orientamento delle Piramidi.
È detto che Idris (o Henoch) scrisse numerosi libri ispirati, dopo quelli già scritti da Adamo stesso e da Seth; questi furono il prototipo dei libri sacri degli Egizi, ed i "Libri Ermetici" più recenti non ne rappresentano che un "riadattamento", alla stessa stregua dei diversi "Libri di Henoch".
I libri di Adamo, di Seth e di Henoch dovevano esprimere aspetti differenti della conoscenza tradizionale.
Potrebbe essere interessante chiedersi se non vi sia una corrispondenza tra tali differenze e le strutture delle Piramidi e la terza non abbia allora a che fare con Adamo e che essa vada a completare la terna dei grandi Profeti pre-diluviani.
I ricercatori moderni sono stati ipnotizzati quasi esclusivamente dalla Grande Piramide perché essa è la sola ad essere esattamente orientata, forse però hanno il torto di non riflettere sul fatto che certe variazioni nell'orientamento potrebbero anche non essere dovute a negligenze dei costruttori, ma essere proprio l'indizio di qualcosa che si riferisce a differenti "epoche" tradizionali.
Altra osservazione importante, è che il nome Ermete non è tutt'altro che sconosciuto alla tradizione araba: forse è una semplice coincidenza ma la somiglianza che esso presenta con la parola Haram (plurale di Ahrâm) che in arabo designa la Piramide.
Ermete è detto "El-muthalleth bil-hikam" letteralmente "triplo nella saggezza" che equivale all'epiteto "Trimegisto".
La parola muthalleth designa anche il triangolo in connessione con la forma triangolare delle facce della Piramide la quale ha dovuto essere determinata dalla saggezza di coloro che ne tracciarono il progetto, senza contare che il triangolo si riferisce sotto un'altro aspetto al simbolismo del "Polo" e sotto questo punto di vista la Piramide stessa non è altro che una delle immagini della Montagna sacra.
Questa "triplicità" ha ancora un altro significato, trovandosi talvolta sviluppata sotto la forma di tre Ermeti distinti: il primo è "Ermete degli Ermeti" (Hermes El-Harâmesah), considerato come pre-diluviano e identificato con Seyidna Idris; e gli altri due post-diluviani, sono l'"Ermete babilonese" (El-Bâbeli) e l'"Ermete egizio" (El-Miçri).
Ciò sembrerebbe indicare abbastanza nettamente che le due tradizioni caldea ed egizia deriverebbero direttamente da un'identica fonte principale la quale, dato il carattere pre-diluviano non può che essere la tradizione atlantidea.
Si può dire che il segreto della Piramide sia davvero la rappresentazione della "tomba di Ermete" poiché misteri della sua saggezza e della sua scienza vi sono stati nascosti in modo tale che certo è ben difficile scoprirli.
Tratto da "Forme tradizionali e cicli cosmici" R.Guenon

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