lunedì 7 agosto 2017

Le scie "persistenti"; chimiche o naturali?


La prima petizione parlamentare contro le scie chimiche è stata presentata a Ottawa (Canada) il 18 novembre del 1998 dopo che alcuni cittadini canadesi avevano iniziato ad accusare diverse patologie a causa della loro improvvisa comparsa sopra la città di Espanola.
Tra le patologie che si manifestarono dopo l'irrorazione aerea erano presenti letargia, forti dolori alla giunture, perdita di memoria a breve termine, disturbi alle vie respiratorie, sintomi depressione o simili a quelli influenzali.
Dall'esame dei campioni risultò che essi contenevano una quantità tossica di alluminio e quarzo.
Fino al 1996 i manuali di meteorologia e dell'aviazione citavano la formazione delle scie di condensa come evento piuttosto raro (e con parametri precisi di altitudine, temperatura e umidità specifici)
Attualmente invece gli esperti sostengono che le scie di condensa possono manifestarsi in modo frequente.
Nel 2001 l'ingegnere californiano Clifford Carnicom, noto per aver collaborato con il dipartimento della Difesa USA, ha smentito l'attuale versione ufficiale; "Le scie composte da vapore acqueo si dissolvono rapidamente, come attestato dalla fisica e la chimica.
Se certe 'scie' si trasformano in 'nuvole' si deve concludere che il loro materiale di composizione non è vapore acqueo".
Questa contestazione ha costretto anche la NASA a correre ai ripari, infatti, ha dichiarato; "Scie persistenti possono durare per ore o giorni e svilupparsi su migliaia di chilometri quadrati".
Omettendo però di sottolineare il fatto più importante, ovvero, che tale eventualità è altamente improbabile...la stessa NASA ha espressamente dichiarato che le scie aeree persistenti prodotte dall'uomo hanno ripercussioni sul clima e sulle risorse naturali e producono gli stessi effetti della geoingegneria.
In un altro documento del 2004 gli scienziati della NASA hanno spiegato che le "scie di condensa" persistenti possono provocare il surriscaldamento globale.
L'allarme Global warming non sarebbe altro che un pretesto per giustificare la sperimentazione militare clandestina della tecnologia per la modificazione del clima.
Mentre le istituzioni continuano a negare la presenza di scie chimiche, le autorità sanitarie di molti paesi hanno già lanciato l'allarme per l'anomalo contenuto di bario, alluminio e altri metalli pesanti nell'aria e nell'acqua potabile.
Il 29 giugno del 2016, dinanzi ai dirigenti del CFR, l'ente mondialista sostenuto dai Rockefeller,  il direttore della CIA John O. Brennan ha contraddetto le convulsioni della NASA sulle scie persistenti (che aumentano il riscaldamento), dichiarando apertamente che l'irrorazione chimica dei cieli permette di diminuire il cosiddetto "global warming".
Tratto da "Evoluzione non autorizzata" di Marco Pizzuti

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