lunedì 7 agosto 2017

Scie chimiche e nanotecnologie per scopi militari


Nell'agosto del 1996, l'Air Force USA ha pubblicato un'altra relazione scientifico-militare dedicata allo sviluppo delle nanotecnologie per finalità belliche entro il 2025.
Il suo contenuto fa venire la pelle d'oca in quanto prevede la sperimentazione di nano-sensori da disseminare nell'ambiente attraverso mezzi come l'irrorazione aerea e la contaminazione di acqua e cibo.
Anche questo tipo di sperimentazione militare potrebbe essere già in corso da anni mediante le cosiddette scie di condensa persistenti.
Il documento descrive un nuovo sistema di sorveglianza basato sulle nanotecnologie che dovranno trasmettere informazioni alla rete globale di super computer posti sotto il controllo di un'intelligenza artificiale.
I nano sensori hi-tech sparsi nell'ambiente avranno il compito di trasmettere tutti i dati raccolti alla rete informatica in maniera che l'intelligenza artificiale possa elaborarli istantaneamente per predire le intenzioni del nemico in tempo reale.
Entro il 2025 questi nano sensori saranno in grado di svolgere le stesse funzioni degli organi sensoriali umani.
A pagina 20 del documento leggiamo: "Entro il 2025 le nanotecnologie consentiranno l'uso di sensori più sottili di un capello umano che potranno raggiungere l'obbiettivo attraverso agenti umani, l'acqua, il cibo o l'irrorazione aerea"
Hit'em Where It Hurts: Strategic Attack in 2025
Nel luglio del 2001, Dennis M.Bushnell, il capo del Langley Research Center della NASA, ha pubblicato un altro inquietante documento dal titolo Future Strategic Issue - Future Warfare
Il sistema bellico futuro realizzato in collaborazione con la CIA, il DARPA, l'USAF e altri enti governativi.
Nella relazione viene confermato l'uso dei nano robot biologici impiantabili nelle persone che saranno in grado di svolgere diverse funzioni.
Negli altri capitoli viene menzionato l'impiego della "smart dust" (polvere intelligente composta da nano robot) come nuova arma capace di uccidere le persone mediante lo sviluppo di patologie apparentemente naturali (patological missions).
Le nanotecnologie possono essere utilizzate per scopi più vari, dalla guerra batteriologica antiuomo a quella geneticamente mirata fino alla funzione anti flora e fauna.
Lo stesso documento militare ha evidenziato anche la possibilità che l'autoreplicazione dei nano robot biologici e inorganici diventi incontrollabile.
Tratto da "Evoluzione non autorizzata" di Marco Pizzuti

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