lunedì 9 aprile 2018

Il Vedismo


La conoscenza attuale sulle credenze religiose della civiltà costituitasi sulla fusione degli invasori ariani con gli aborigeni indiani è tratta da un complesso di opere letterarie noto come Veda o scienza sacra.
Il maggior livello culturale e letterario appartiene proprio alle lingue indo-ariane, facenti capo a un gruppo di dialetti parlati dagli invasori Arii, fra cui spicca il sanscrito.
In un sanscrito molto arcaico sono scritti i testi vedici, anche i Brahmana e le Upanishad che comprende una ricchissima tradizione letteraria fino al principio del VI sec. d.C..
I Samhita Vedici sono raccolte di inni, preghiere, formule magiche, norme rituali e sacrificali.
Il più antico di questi testi è il Rigveda, alquanto posteriori sono il Yajurveda, il Samaveda e l'Atharveda.
L'intera compilazione pare sia stata conclusa verso il 1000 a.C., ma alcuni inni del Rigveda sembrano essere antichissimi alcuni dei quali risalirebbero al 1500 a.C., altri, fra cui lo Jacobi, addirittura al 3000 a.C..
I Brahmana sono manuali rituali e liturgici datati dai più fra il 1000 e l'800 a.C. le Upanishad sono invece opere contenenti trattazioni metafisiche e psicologiche e sono considerati i più antichi testi filosofici indiani: alcune di esse pare risalgano a un periodo compreso tra l'800 e il 500 a.C.
I Sutra sono raccolte di brevissime sentenze di estrema concisione e spaziano in ogni campo del sapere, dalla legge al rituale religioso, dalla grammatica all'astrologia.
Le divinità del periodo Vedico sono quasi tutte ispirate a concezioni di tipo animistico, anche se piuttosto evolute ed elaborare, in quanto personificazioni di entità cosmiche, atmosferiche e terrestri.
Fra i dei del cielo ricorderemo Dvaus, Mitra che rappresenta il sole e la luce del giorno, Varuna che personifica il firmamento notturno e ha attribuzioni morali in quanto punitore degli uomini colpevoli.
Esiste anche una personificazione dell'aurora, Usas, descritta mentre spiana la strada al Sole. Suoi fratelli sono gli Asvin, due gemelli sempre uniti che hanno anche attributi guaritori.
Il Sole ha varie personificazioni a seconda delle sue funzioni: esso è di volta in volta Surya, Savitar, Pusan e Visnu.
I fenomeni atmosferici sono rappresentati in tutta la loro violenza e vitalità da Indra, amante delle lotte e delle battaglie, ma pur sempre generoso, e da Rudra signore del vento.
Anche la terra ha le sue divinità, prima di tutte Prthivi, che la impersona direttamente.
Altro dio terrestre è Agni, con attribuzioni benevole che lo rendono caro agli uomini e a ogni famiglia di cui è l'ospite e il protettore.
Soma rappresenta la deificazione di una pianta dotata di priorità inebrianti ed euforizzanti, capace di dare vigore agli uomini e agli dei.
Soma diventerà poi una divinità lunare.
La religione vedica contiene già in germe la dottrina della metempsicosi o trasmigrazione delle anime, destinata ad essere ripresa ed elaborata anche da quasi tutte le religioni posteriori.
La forza che provoca e guida le trasmigrazioni e le rinascite sarebbe il misterioso Karman.
Altre concezione Vediche che avranno influssi anche sulla medicina, sono quelle dell'Atman inteso come respiro che sta alla base di ogni cosa e di ogni funzione vitale dell'uomo  e del Brahman, altro misterioso spirito o forza presente in tutti gli esseri, capace di favorire le comunicazioni fra l'uomo e la divinità.
Tratto da "Medicina e magia dell' antico Oriente" di F. Fiorenzuola F. Parenti

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